IL TERRITORIO
BOLGHERI E IL SUO TERROIR
“Una terra bellissima, di cui ci siamo subito innamorati.”
Tenuta Campo al Signore, con i suoi vigneti, è situata proprio lungo la via Bolgherese, la strada che porta da Castagneto Carducci in una delle zone migliori per la viticoltura in Italia. La protezione delle colline, la vicinanza al mare, la ventilazione, la luce diretta e di riverbero contribuiscono ad una maturazione lenta e regolare delle uve che conferisce ai vini struttura, equilibrio ed eleganza. Tutte caratteristiche tipiche dei prodotti vitivinicoli di questo terroir.
Non solo un territorio unico per tipologia: Bolgheri è un’idea, un mosaico di immagini, culla di sogni e di reali ambizioni. Un viale di cipressi che ha spalancato le porte alla nuova enologia italiana conducendo i suoi vini sotto i riflettori del mondo. La lussureggiante macchia mediterranea da un lato, il mare che delinea la costa tirrenica dall’altro. Un territorio irripetibile pennellato di verde, azzurro e castano con un microclima eccezionale per la produzione di grandi vini.
Non solo un territorio unico per tipologia: Bolgheri è un’idea, un mosaico di immagini, culla di sogni e di reali ambizioni. Un viale di cipressi che ha spalancato le porte alla nuova enologia italiana conducendo i suoi vini sotto i riflettori del mondo. La lussureggiante macchia mediterranea da un lato, il mare che delinea la costa tirrenica dall’altro. Un territorio irripetibile pennellato di verde, azzurro e castano con un microclima eccezionale per la produzione di grandi vini.
CASTAGNETO CARDUCCI
E LA SUA STORIA…
Castagneto Carducci è un caratteristico borgo situato su di una collina di fronte al mar Tirreno, il cui territorio è costituito dalle frazioni di Bolgheri, Donoratico e Marina di Castagneto. Nel borgo medievale di Castagneto e nel suo territorio circostante, dopo la dominazione longobarda, la storica famiglia della Gherardesca esercitò, per molti secoli, una fortissima autorità. La presenza umana su questa incantevole terra, però, non iniziò con la comparsa di Castagneto nel 754 d.C.: alcune selci e frammenti di vasellame di età preistorica rinvenuti sul territorio sono traccia di un’ininterrotta frequentazione in questa zona di costa, la quale, insieme agli altri tratti dell’Arcipelago Toscano, da Livorno a Piombino, danno origine alla “Costa degli Etruschi”.
Ed è proprio la storia degli Etruschi che interessa Castagneto: il ritrovamento di molti reperti archeologici testimoniano sia l’attività metallurgica di questo popolo, sia le grandi lavorazioni agricole per la produzione del vino.
Ma la vera svolta si ha con l’arrivo dei conti della Gherardesca e della loro attività in agricoltura. E’ con Guido Alberto della Gherardesca, infatti, che si ha l’inizio della vera storia enologica del territorio.
Appassionato ed intenditore di vino, grazie ad alcune esperienze maturate in Francia, tentò di studiare e migliorare le tecniche vitivinicole del vino di Bolgheri, importando nuovi vitigni di origine francese: dal Cabernet al Syrah.
Solo negli anni ’80 si ha la vera svolta a livello enologico, con Mario Incisa della Rocchetta, marito di Clarice della Gherardesca.
Della Rocchetta introdusse due vitigni francesi nella viticultura bolgherese, il Cabernet Sauvignon ed il Cabernet Franc, in una terra dove nessuno prima di allora avrebbe mai pensato di fare un vino bordolese in terreno italiano.
E’ così che l’uso del Cabernet e delle barriques presto si diffusero dalla Toscana in tutta la penisola.
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